La figura del Procacciatore d'affari ed i rischi per l'azienda

Accade frequentemente che le aziende all’inizio di un rapporto con un agente decidano di avvalersi di un contratto da procacciatore d’affari sulla base della giovane età dello stesso, della mancanza di esperienza in quel dato settore, dell’incognita relativamente al fatturato che sarà in grado di procurare e, molto spesso, anche per evitare la contribuzione Enasarco.

Dietro queste giustificazioni spesso, anche sollecitate dal collaboratore stesso, l’azienda rischia di cadere in un vortice di problemi.

Queste due figure giuridiche pur avendo molti tratti in comune differiscono principalmente per il carattere del rapporto: episodico e occasionale per il procacciatore, stabile continuativo per l’agente. Mentre il primo esercita la propria attività nel solo proprio interesse (se vuole vende e se non vuole l’azienda nulla può contestare),l’attività dell’agente è svolta nell’interesse della Preponente.

La tentazione di scegliere la figura del preponente è determinata non solo dalla mancata contribuzione Enasarco ma anche dalla assenza di una serie tipica di diritti dell’agente quali quello dell’indennità di fine rapporto.

Spesso si è portati a credere che basti chiamare il contratto “conferimento di incarico da procacciatore” perché tale sia veramente, ma non è così!

Ciò che determina la figura giuridica applicabile al collaboratore e quello che lo stesso fa concretamente.

In caso poi il procacciatore di fatto tale non sia, porterà all’azienda una serie di conseguenze negative da farle rimpiangere di non avere soppesato meglio la vicenda fin dall’inizio:

-l’Enasarco potrà richiedere tutti i versamenti non versati , oltre interesi e sanzioni

-il collaboratore potrebbe agire per il riconoscimento di una figura di lavoro diversa, o impugnare il contratto al fine di  ottenere, tra l’altro,  le indennità di fine rapporto oltre all’eventuale indennità sostitutiva del preavviso, differenze provvigionali o provvigioni indirette

Ricordiamo che l’Enasarco ha 5 anni di tempo per richiedere gli arretrati, che possono arrivare a 10 se l’agente fa la denuncia . Nell’anno 2021 sono stati levati n.4080 verbali di accertamento da Enasarco per un volume di accertato complessivo pari a Euro 51.936.716,44

Avv. Arianna Pettazzoni

matteo falchetti